La Fiera di Roma Magazine – feb/mar 2014

Fiera di Grottaferrata. L’appuntamento di marzo nato a Oriente

La Fiera di Grottaferrata ha una storia affascinante che va molto al di là del numero delle sue edizioni – quella di quest’anno è la numero 414 – e la più antica attestazione sicura che risale alla fine del ’400. Per raccontarla bisogna andare molto più indietro, sia nel tempo che nello spazio. L’anno è il 726, la città è quella di Bisanzio e lui è l’imperatore Leone III Isaurico. La città, in verità, aveva cambiato il suo nome in Costantinopoli già molti secoli prima, ma in quel momento le tensioni fra Chiesa d’Oriente e Roma erano arrivate a una tale asprezza che affermare l’identità greca rappresentava un mezzo per marcare decisamente le distanze. Del resto l’Impero d’Oriente era sotto assedio ovunque per via dell’espansione islamica a est, in Spagna e in Africa e la determinazione dei Longobardi in Italia decisi una volta per tutte a sbarazzarsi delle ultime enclave bizantine che ancora resistevano. In questo contesto Leone emana un editto che prescrive l’abbandono del culto delle immagini sacre: nelle intenzioni doveva essere solo un’iniziativa di politica interna, un modo per aumentare la coesione ed evitare le derive delle parti più periferiche, nella realtà entra prepotentemente in rotta di collisione con le comunità monastiche che ricavavano ingenti proventi dalla produzione di icone sacre. Il risultato fu la cosiddetta lotta iconoclasta, con uccisioni e violenze di ogni tipo, e la fuga dei monaci in Italia, protetti da un Papa a cui non sembrava vero di fare un dispetto agli odiati bizantini. E qualche tempo dopo, proprio nei pressi di Roma, gli eredi di quella diaspora arrivano a fondare un grande monastero, l’Abbazia di San Nilo, intorno al quale comincia ad aggregarsi quella che sarà la cittadina di Grottaferrata e, grazie al sostegno dei monaci, la Fiera annuale nata per agevolare gli scambi commerciali dell’intera zona. Una fiera dove affluivano tutti i prodotti del Lazio e che richiamava mercanti anche da molto lontano. Questa caratteristica la Fiera di Grottaferrata non l’ha mai perduta, tanto è vero che si tiene ancora nei pressi dell’Abbazia. Oggi però i tempi sono mutati e Grottaferrata, pur mantenendo intatte le proprie vocazioni e tradizioni, vuole affermarsi come polo d’eccellenza anche a livello nazionale. Ecco perché già da un paio d’anni questa antichissima manifestazione ha deciso per un’organizzazione più efficiente affidandosi all’esperienza di Fiera di Roma. Il format, utilizzando un termine sicuramente non familiare ai monaci basiliani di San Nilo, però non è cambiato anche se qualche novità c’è: grande attenzione all’artigianato del territorio, alla produzione enogastronomica di qualità e all’aspetto culturale, soprattutto editoriale, vista l’importanza che lo scriptorium e la biblioteca dell’Abbazia avevano fin dall’epoca della sua fondazione. Non è un caso che il Salone del Libro della Fiera è uno degli appuntamenti più attesi dell’anno. Insieme, naturalmente, a tutte le prelibatezze che un territorio a così grande vocazione enogastronomica è in grado di esprimere. Più di mille anni di storia per un appuntamento che nasce dall’incontro di monaci intraprendenti venuti da lontano con le specificità di un territorio ricco di grandi eccellenze. Grottaferrata, al 22 al 30 marzo

 

Amore Music Experience 2014. Roma Dance Caput Mundi

Quattro anni: tanto è durata l’attesa per riavere a Roma uno degli eventi più cool del mondo. Ma per chi c’era ne è valsa davvero la pena perché l’edizione 2014 di Amore Music Experience è da ascrivere nell’Albo d’Oro della musica elettronica, techno, house e dance degli ultimi anni. Quattro giorni – dal 29 dicembre al 1 gennaio – due splendide location, lo Sheraton Golf Resort con happening, incontri e party esclusivi e i padiglioni della Fiera di Roma per l’evento di fine anno, una line-up d’eccezione con etichette, artisti e dj provenienti da ogni parte del globo. Per farsene un’idea basta scorrere la lunghissima lista degli invitati e trovare, fra gli altri: i tedeschi Sven Vath, Marcel Dettman, Ben Klock e il duo Extrawelt, Vitalic e Paul Ritch da Parigi, gli inglesi Jon Hopkins e la rivelazione Clean Bandit, il cileno Ricardo Villalobos, il newyorkese Function, la coppia svedese Jimi Tenor e Nicole Willis del progetto COLA & JIMMU, il duo tutto al femminile Dana Ruh da Berlino e quello celeberrimo dei RioTGear proveniente dall’Ultra Music Festival di Miami, infine gli italianissimi Massimiliano Troiani, dj Red, Leo Aguiar e il progetto Karmatic di Paolo Bolognesi. La novità più importante di questa edizione è stata l’attenzione particolare dedicata ai social network e alla Rete con la possibilità di partecipare ai concorsi sui profili ufficiali Facebook e Twitter e aggiudicarsi così l’invito a uno dei prestigiosi eventi allo Sheraton. Ingente lo sforzo degli organizzatori per garantire la sicurezza e l’accesso all’area Fiera per il Veglione di Capodanno con bus, navette e treni a basso costo per disincentivare il ricorso ai mezzi privati. Amore Music Experience tornerà probabilmente in ottobre con il contest on line Amore Talents (www.amoretalents.com) per selezionare le nuove proposte e i nuovi talenti da presentare nella prossima edizione del Capodanno dance. Ancora alla Fiera di Roma, naturalmente.